domenica 6 gennaio 2013

Il pianoforte

di Lorenza Muscato


Il pianoforte è uno strumento musicale in grado di produrre il suono grazie a corde che vengono percosse per mezzo di martelletti azionati da una tastiera [composta dai tasti "bianchi" che rappresentano le note classiche: do; re; mi; fa; sol; la; si; e dai tasti neri che individuano le note bemolli e quelle diesis; la disposizione dei tasti neri, perfezionata da J.S:Bach, è tale che per ogni nota esista il corrispettivo diesis e bemolle; fanno eccezione il mi e il fa per il quale rispettivamente non esistono il diesis e il bemolle; anche il si e il do rappresentano una eccezione; dal momento che non dispongono del proprio diesis e del proprio bemolle (i bemolli possono essere classificati in una tastiera a 6 ottave secondo questo ordine: 2-3 2-3 2-3 2-3 2-3 il numero 2 sono le note re bemolle o do diesis; e il re diesis e il mi bemolle che sono anch'essi la medesima nota, il gruppo 3 invece sono le note fa diesis o sol bemolle; sol diesis o la bemolle e la diesis o si bemolle) [c'è da ricordare che i tasti bemolli fanno diminuire di un semitono il valore della nota, mentre i tasti diesis fanno aumentare di un semitono il valore della suddetta nota musicale] . 

Il pianoforte è l'unico strumento a far parte dei cordofoni a corde percosse, se non si considera il clavicordo, ormai quasi completamente in disuso.




Origine e storia
L'origine della parola pianoforte è italiana ed è riferita alla possibilità che lo strumento offre di suonare note a volumi diversi in base al tocco, ovvero alla capacità di snodare le dita, possibilità negata invece da strumenti precedenti quali il clavicembalo. 
Il primo modello di pianoforte fu messo a punto da Bartolomeo Cristofori, padovano alla corte fiorentina di Cosimo III de' Medici, a partire dal 1698
Per la precisione era un "gravicembalo col piano e forte", chiamato verso la fine del Settecento con il nome "fortepiano". 
La novità era l'applicazione di una martelliera al clavicembalo. 
L'idea di Cristofori era di creare un clavicembalo con possibilità dinamiche controllabili dall'esecutore; nel clavicembalo infatti le corde pizzicate non permettono di controllare la dinamica (anche per questo motivo, pianoforte e clavicembalo non appartengono alla stessa sottofamiglia).

Il fortepiano non ebbe successo in Italia, ma l'idea finì molti anni dopo in Germania, dove il costruttore di organi Gottfried Silbermann nel 1726 ricostruì una copia esatta del pianoforte di Cristofori, che sottopose al parere di Johann Sebastian Bach, che ne diede un parere negativissimo. 
Piacque molto invece a Federico II di Prussia, che per arricchire i propri palazzi ne comprò sette per 700 talleri. 
Alla bottega di Gottfried Silbermannsi formò André Stein, che dopo essersi reso indipendente perfezionò ad Augusta, in un proprio stabilimento, i sistemi dello scappamento e degli smorzatori. 
Nel 1777 ricevette la visita di Wolfgang Amadeus Mozart, il quale fu molto entusiasta delle infinite possibilità espressive dello strumento. 
I figli di Stein si trasferirono in seguito a Vienna dove crearono una fabbrica di fortepiani.
I primi "pianoforti verticali" furono creati forse nel 1780 da Johann Schmidt di Salisburgo e nel 1789 da William Southwell di Dublino.
I costruttori francesi più famosi furono Sébastien Érard e Ignace Pleyel, i più grandi produttori di pianoforti dell'Ottocento.
All'inizio del XX secolo la Steinway & Sons di New York brevettò il pianoforte con il telaio in ghisa e divenne il maggior produttore mondiale di pianoforti di qualità.
Un valido costruttore italiano di pianoforti è stato Cesare Augusto Tallone. Attualmente, il costruttore italiano che è assurto a rinomanza mondiale è Fazioli.


Struttura
  • Tastiera
La tastiera è la parte del pianoforte dove sono posizionati i tasti. La base su cui questa regge è spesso in abete. Lo strumento dispone generalmente di 88 tasti (sette ottave e una terza minore), 52 bianchi e 36 neri, disposti nella classica successione che intervalla gruppi di due e tre tasti neri. Esistono alcuni pianoforti (pochi modelli) che si estendono anche di 9 tasti oltre i normali 88, andando verso il basso. 
Il punto di riferimento centrale della tastiera è il tasto do, chiamato per questo "do centrale". 
Grazie ai suoi 88 tasti, il piano raggiunge un'estensione di sette ottave.


  • Pedali
I pianoforti possono avere dai due ai quattro pedali, a seconda del costruttore e dell'epoca di costruzione. 
Sono posti nella parte bassa dello strumento, facilmente raggiungibili dai piedi del pianista, e servono ad alterare il suono dello strumento in diversi modi.

  • La meccanica 

La meccanica è una delle parti fondamentali del pianoforte: comprende una serie di strumenti e sistemi che permettono la produzione del suono con l'azione del martelletto sulla corda attraverso l'abbassamento del tasto.






Esistono diversi tipi di pianoforte:

  • orizzontale: più comunemente conosciuto come pianoforte a coda; esistono, a seconda della lunghezza della cassa, a un quarto di coda (145–170 cm), mezza coda (175–190 cm), tre quarti di coda (200–240 cm) e gran coda da concerto (o gran coda, o coda da concerto; più di 240 cm); producono, in ordine crescente, suoni qualitativamente sempre migliori a causa dell'ampiezza sempre maggiore della cassa armonica e della lunghezza delle corde. È usato principalmente per concerti ed esibizioni. 




  • verticale: conosciuto anche come pianoforte a muro, è disposto verticalmente, così come la sua tavola armonica e le corde che stanno dietro alla tastiera. La sua altezza oscilla tra i 100 e i 155 centimetri. È usato principalmente per lo studio a differenza di quello orizzontale usato prettamente per i concerti. 
    Nel corso della storia il pianoforte verticale ha subito molte modifiche; vennero create così anche diverse tipologie.

  • rettangolare (o a tavolo): la pianta è rettangolare; la tavola armonica sta sulla destra, mentre la tastiera è a sinistra. 

  • pianola: la pianola è un apparecchio musicale automatico, senza sfumature di tono automatico. Il nome pianola deriva da una marca della Aeolian Company diNew York.

  • tastiera: è uno strumento musicale elettronico in grado di riprodurre i timbri di molti strumenti musicali attraverso un sintetizzatore, azionato mediante la pressione di tasti, analoghi a quelli del pianoforte.




  • elettrico: è uno strumento musicale elettromeccanico a tastiera, che fu  molto in voga negli anni Sessanta e Settanta.




    ... e molti altri ancora.






  • tratto da Wikipedia


    di L. Muscato



    7 commenti:

    1. Brava Lori, stai facendo pratica con il tuo?

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    2. Bello,anche se tratto da Wikipedia...

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    3. si infatti che antipatico...:(
      brava lory

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    4. Antipatico solo per aver detto il proprio parere ??? Dopotutto non ha tutti i torti.... Comunque interessante

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