sabato 8 dicembre 2012

La Divina Commedia

di Lucia Stefani


La Divina Commedia è un’opera fondamentale della letteratura Italiana e racconta di un viaggio ultraterreno. Questo capolavoro è stato scritto da Dante Alighieri tra il 1306 e il 1321 in volgare Fiorentino. 
L’ aggettivo “Divina” è stato dato dallo scrittore e poeta italiano Giovanni Boccaccio. 
La particolare caratteristica della Divina Commedia è che Dante è sia autore che  protagonista. 

La struttura metrica
La divina commedia è divisa in tre cantiche: Inferno, Purgatorio e Paradiso. Ogni cantica è formata da 33 canti tranne l’ Inferno che ne ha 34 dato che uno serve per l’ introduzione. In totale i canti sono 100. 
La struttura metrica è a rima incatenata:  ABA BCB CDC…. e rimane costante per tutto il poema. 

Il viaggio 
Il viaggio di Dante Alighieri ha inizio in una selva oscura dove lui si è perso. 
Lui scrive:
“nel mezzo del cammin di nostra vita 
mi ritrovai per una selva oscura 
che la diritta via era smarrita“.
Proprio quando riesce a ritrovare la strada incontra tre fiere: una lonza, che è un felino non ben identificato e rappresenta la lussuria, la lupa, che rappresenta il grande desiderio di onori e beni e infine il leone che rappresenta la superbia. Durante questo viaggio, che dura una settimana, l’ autore è accompagnato da tre guide
Virgilio, l’ autore dell’Eneide che attraversa con lui l’Inferno e il Purgatorio.
Beatrice, la donna che Dante ha sempre amato, che lo accompagna in Paradiso fino all’ Empireo.
San Bernardo che conduce Dante a vedere Dio. 
Queste tre guide sono fondamentali, perché devono dare sostegno a Dante, ma soprattutto perché l’ autore è ancora vivo e non potrebbe avere l’ accesso ai tre regni. 

L’ inferno 
Dante arriva nell’Inferno con Virgilio. Qui l’atmosfera è soffocante e cupa. Sulla porta dell’ Inferno ci sono incise delle parole: 
“Per me si va nella città dolente,
per me si va ne l’ eterno dolore,
per me si va tra la perduta gente. 
Giustizia mosse il mio alto fattore; 
fecemi la divina spodestate, 
la somma sapienza e ‘l primo amore.
Dinanzi a me non fuor cose create 
Se non etterne, e io etterno duro. 
Lasciate ogne speranza, voi ch’ intrate.”

Percorrono la voragine infernale, creata da Lucifero quando era caduto dal cielo. All’ inizio c’è un vestibolo, poi si oltrepassa il fiume Acheronte e si entra nel vero e proprio Inferno. 
La voragine è divisa in 9 cerchi. 
Nei primi cinque cerchi ci sono gli incontinenti, quindi tutti quelli che erano spinti a peccare.
Nel sesto cerchio gli eretici, quelli che non credevano in Dio.
Il settimo cerchio è diviso in tre gironi e qui si trovano i violenti
L’ ottavo cerchio è diviso in dieci malebolge, e qui ci sono i peccatori per frode, quindi per inganno. 
Il nono cerchio è diviso in quattro zone, e qui si trovano i traditori.
Al centro della terra c’è Lucifero, con tre bocche, con cui sbrana Giuda, Bruto e Cassio. 
I peccatori sono puniti secondo il criterio del contrappasso, che puo’ essere: 
per contrasto, se sono costretti a fare il contrario di cio’ che hanno fatto in vita; 
per analogia, se sono costretti a fare per sempre le stesse cose che facevano quando erano vivi. 

Il purgatorio 
Quando Dante e Virgilio escono dall’Inferno e sono all’aria aperta, Dante dice: "e quindi uscimmo a riveder le stelle". Ora i due si trovano sulla spiaggia dove sorge la collina del purgatorio (inventato nel medioevo) ed è un luogo temporaneo. 

Il paradiso 
Successivamente arrivano nel Paradiso Terrestre dove ci sono piante e fiori che non appassiscono mai. Virgilio abbandona Dante e subito arriva Beatrice e con lei arriva nell’Empireo, dove, grazie a San Bernardo vede Dio e il poeta termina la sua opera scrivendo: "L’ amor che move il sole e l’ altre stelle"






di L. Stefani



13 commenti:

  1. un buon lavoro...ti sei decisa a scrivere qualcosa in questo blog...!!

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  2. Grazie! Comunque non scrivo molti post perché a casa non ci sono sempre... Quasi mai!

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  3. Appunto... Mica sono tutto il giorno sul divano davanti alla tv come credi!!!!

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    1. ifatti, sei tutto il giorno sul divano a mangiare i graSSI....

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    2. o a mangiare patatine

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    3. andri io intendevo quello, il principio nutritivo maggiore nelle patatine sono i grassi...

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    4. guarda che io non intendevo quello che pensi te, io intendevo che la luci non sta tutto il giorno davanti alla tv(anche perchè non ha tempo)mangiando patatine. questo era il senso

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    1. andry i tuoi linguaggi latini mi mettono la pelle di cane

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    2. a me invece piace molto lo spagnolo,ma non ho l'opportunità di impararlo...uffa!

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