lunedì 19 novembre 2012

Le scoperte geografiche


di Andrea Canini

Si definiscono correntemente esplorazioni geografiche i viaggi in territori lontani e sconosciuti, tenuti dall'uomo fin dai tempi più remoti, per ragioni economiche, politiche, militari, scientifiche. Generalmente il termine si riferisce alle esplorazioni compiute dagli europei per ampliare il loro mondo conosciuto. Infatti in precedenza si pensava che il mondo fosse piatto e che dopo lo Stretto di Gibilterra (allora chiamato “Colonne d’Ercole”) ci fosse il vuoto totale che si sprofondasse nel buio nell’ignoto. I primi a tentare questo viaggio furono i fratelli Ugolino e Guido Vivaldi, ma non tornarono più. La caduta di Costantinopoli del 1453, determinò il passaggio dei Turchi Ottomani sul controllo delle preziose merci che giungevano in Europa dall’Asia come i chiodi di garofano, noce moscata, cannella e il re delle spezie: il pepe. Nacque così in tutto il continente l'esigenza di trovare vie alternative per giungere in India e in Cina. Il mondo geografico si divise in due scuole di pensiero: una, definita tolemaica, che era convinta che l'unica via alternativa fosse la ricerca di un passaggio o a nord dell'Europa o circumnavigando l'Africa che nel 1498 Vasco de Gama diventa famoso per aver circumnavigato l’Africa, un'altra detta oceanica, guidata dal geografo fiorentino Paolo Toscanelli sosteneva che la Terra fosse rotonda e si potesse raggiungere l'India tramite l'Oceano Atlantico. Le nuove innovazioni e i fondamentali progressi nella navigazione e nella cartografia permisero le grandi esplorazioni compiute nel 1400 da spagnoli e portoghesi tra cui quella di Bartolomeo Diaz che doppiò Capo delle tempeste che rinominò Capo di Buona Speranza. Ma l'impresa più celebre e significativa è senza dubbio quella compiuta da Cristoforo Colombo che finanziato dai re spagnoli Isabella di Castiglia e Ferdinando di Aragona salpò il 3 agosto dal porto di Palos e arrivò il 12 ottobre 1492 in un’isola delle Bahamas che nominò San Salvador, segnando una vera e propria svolta nella storia universale, tanto da costituire per molti storici l'inizio dell'età moderna. 


Lui le chiamava Indie occidentali e i suoi abitanti Indios. Fece altre scoperte come Cuba e Haiti. Nel 1497, il veneziano Giovanni Caboto esplorò l'isola di Terranova e il Canada. Agli inizi del XVI secolo il toscano Amerigo Vespucci esplorò il litorale atlantico del Sudamerica ed è da lui che il nuovo mondo prende il nome perchè fu il primo ad accorgersi che non erano le Indie, ma un nuovo continente. Le imprese dei conquistadores  consentirono successivamente di affacciarsi per la prima volta all'Oceano Pacifico scoperto da Magellano passando per lo stretto di Magellano che porta il suo nome e chiamò l’oceano così per le sue acque calme e fu ucciso dagli indigeni nelle Filippine. Nel 1523 Giovanni da Verrazzano raggiunse l’attuale New York. Successivamente J. Cartier scoprì il Quebec nel 1535-1536.



tratto da Wikipedia e rielaborato


di A. Canini



3 commenti:

  1. bravo andri...
    grazie almeno posso ripassare qui!!!!

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  2. de nada!! è un piacere!!

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  3. 6 grande, sapendo che siamo alle medie è stata una mossa furba quella di fare un robusto riassunto e non asciutto...

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