di Andrea Canini
Si
definiscono correntemente esplorazioni
geografiche i
viaggi in territori lontani e sconosciuti, tenuti dall'uomo fin dai
tempi più remoti, per ragioni economiche, politiche, militari,
scientifiche. Generalmente il termine si riferisce alle esplorazioni
compiute dagli europei per
ampliare il loro mondo conosciuto.
Infatti in precedenza si pensava che il mondo fosse piatto e che dopo
lo Stretto di Gibilterra (allora chiamato “Colonne d’Ercole”)
ci fosse il vuoto totale che si sprofondasse nel buio nell’ignoto.
I primi a tentare questo viaggio furono i fratelli Ugolino e Guido
Vivaldi, ma non tornarono più.
La caduta
di Costantinopoli del 1453,
determinò il passaggio dei Turchi
Ottomani sul
controllo delle preziose merci che giungevano in Europa
dall’Asia come i chiodi di garofano, noce moscata, cannella e il re
delle spezie: il pepe.
Nacque così in tutto il continente
l'esigenza
di trovare vie alternative per giungere in India
e in Cina.
Il mondo geografico si divise in due scuole di pensiero: una,
definita tolemaica, che era convinta che l'unica via alternativa
fosse la ricerca di un passaggio o a nord
dell'Europa o
circumnavigando l'Africa che nel 1498 Vasco de Gama diventa famoso
per aver circumnavigato l’Africa, un'altra detta oceanica, guidata
dal geografo fiorentino
Paolo Toscanelli sosteneva
che la Terra fosse
rotonda e si potesse raggiungere l'India tramite
l'Oceano Atlantico. Le nuove innovazioni e i fondamentali progressi
nella navigazione e
nella cartografia permisero
le grandi esplorazioni compiute nel 1400 da spagnoli e portoghesi tra
cui quella di Bartolomeo
Diaz che
doppiò Capo
delle tempeste che rinominò Capo di Buona Speranza. Ma
l'impresa più celebre e significativa è senza dubbio quella
compiuta da Cristoforo
Colombo che finanziato dai re spagnoli Isabella di Castiglia e
Ferdinando di Aragona salpò il 3 agosto dal porto di Palos e arrivò il 12 ottobre 1492 in un’isola delle Bahamas che nominò San
Salvador,
segnando una vera e propria svolta nella storia universale, tanto da
costituire per molti storici l'inizio
dell'età moderna.
Lui le chiamava Indie occidentali e i suoi
abitanti Indios. Fece altre scoperte come Cuba e Haiti. Nel 1497,
il veneziano Giovanni Caboto esplorò
l'isola di Terranova
e il Canada.
Agli inizi del XVI
secolo il toscano Amerigo
Vespucci esplorò
il litorale atlantico del Sudamerica
ed è da lui che il nuovo mondo prende il nome perchè fu il primo ad
accorgersi che non erano le Indie, ma un nuovo continente.
Le imprese dei conquistadores
consentirono
successivamente di affacciarsi per la prima volta all'Oceano Pacifico
scoperto da Magellano passando per lo stretto di Magellano che porta
il suo nome e chiamò l’oceano così per le sue acque calme e fu
ucciso dagli indigeni nelle Filippine. Nel 1523 Giovanni da
Verrazzano raggiunse l’attuale New York. Successivamente J. Cartier
scoprì il Quebec nel 1535-1536.
tratto da Wikipedia e rielaborato
di A. Canini
bravo andri...
RispondiEliminagrazie almeno posso ripassare qui!!!!
de nada!! è un piacere!!
RispondiElimina6 grande, sapendo che siamo alle medie è stata una mossa furba quella di fare un robusto riassunto e non asciutto...
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