Invece del rumore dei tifosi, si è sentita l'esplosione di due bombe
Prima dell'esplosione
Era
una giornata di sole, come quella dell'11 settembre 2001.
Era una
giornata di festa: Patriot's day, una delle grandi ricorrenze di
Boston, primaverile, ideale per correre la maratona, 26.000 iscritti.
Poi sul traguardo di questa 117° edizione di uno degli eventi
sportivi più seguiti del mondo, le bombe.
Due bombe, esplose a
distanza di 12 secondi l'una dall'altra. La terza, secondo il capo
della polizia di Boston, poteva esplodere anche alla JFK Library, poco
lontano. In tutto ne sono state trovate cinque. Le bombe erano
impacchettate in degli zaini e piene di cuscinetti a sfera. Sono
state depositate a circa 150 metri l'una dall'altra. Un video in
possesso della polizia di Boston mostra qualcuno che le deposita ai
piedi dei palazzi circostanti la linea d'arrivo.
Le vittime
E'
cinese la studentessa della Boston university rimasta vittima delle
bombe alla maratona. Secondo l'agenzia Nuova Cina, la famiglia aveva
chiesto che il suo nome non fosse diffuso, ma Phoenix Television, un
gruppo di media con base a Hong Kong, non ha rispettato la richiesta.
E’ stata identificata la seconda vittima delle bombe di Boston: si
tratta di una ragazza di 29 anni diplomata alla Medford High School
nel 2001, Krystle Campbell. In un primo momento, i genitori erano stati avvisati dai medici che la loro figlia era viva, ma che era purtroppo morta la sua amica Karen Rand. Una volta arrivati all'ospedale, la scioccante scoperta dello scambio di persona. Sono entrati nella stanza di quella che pensavano fosse la figlia e invece hanno trovato l'amica. La loro figlia giaceva senza vita in una stanza accanto.
Martin Richard è la terza vittima, un bimbo di otto anni che si
trovava in prima fila per vedere il padre William tagliare il
traguardo della maratona. Con lui si trovava la sorellina di sei anni
che ha perso una gamba nell'esplosione mentre la madre Denise è
rimasta ferita alla testa e lotta in ospedale tra la vita e la morte.
Conseguenze
Oltre
ai tre morti ci sono 170 feriti gravi, di cui 16 forse non ce la
faranno.
Ora Boston è una città blindata. Ci sono oltre 2000 uomini
della Guardia Nazionale. Le persone non possono tornare in casa prima
di due giorni.
Solo dopo una
settimana dall’esplosione si è trovato il vero colpevole:
Dzhorkhar Tsarnaev di 19 anni, ora ricoverato in ospedale con gravi
ferite; appena riprenderà conoscenza CIA, F.B.I. e squadra
antiterrorismo faranno domande su eventuali complici.
Tsarnaev respira a malapena, ma è
riuscito a far capire che lui è stato solo il braccio e il fratello
maggiore, Tamerlan, la mente e che hanno agito da soli:"Per
difendere l’Islam sotto attacco". Dzhorkhar Tsarnaev verrà
sottoposto al tribunale solo il 30 maggio.
I repubblicani accusano
l’F.B.I. per non aver vigilato abbastanza sulla pericolosità di
Tamerlan, sui suoi viaggi sospetti di sei mesi in Russia e Cecenia.
Dzhorkhar Tsarnaev |
Tamerlan Tsarnaev |
di A. Canini