Obbligo
o verità è un libro per ragazzi intorno ai dodici anni scritto
dall’autrice di riferimento per le nuove generazioni in Svezia
chiamata Annika Thor.
La casa editrice del libro è Feltrinelli.
La
storia è raccontata da un narratore interno, la protagonista, di
nome Nora.
Trama:
Nora
è una ragazzina di dodici anni che vive con la madre single e due
fratelli. Da sempre ha una migliore amica, Sabina, che durante l’estate non ha visto spesso, perciò aspetta con ansia l’inizio
della scuola per raccontarle cosa fosse successo e vederla. Questo
entusiasmo, però, viene subito annullato quando, con dispiacere,
Nora vede che Sabina, il primo giorno di scuola, non si preoccupa di
lei, ma sta in compagnia di Fanny, una compagna di classe. Con
sorpresa, invece, la ragazza che si preoccupa per Nora è Karin, la
più isolata della classe. In quei giorni niente va come si sarebbe
aspettata Nora, Sabina ormai non le parla più e si è creato un
gruppo da cui lei è totalmente esclusa. Per questo si dedica all’amicizia con Karin, anche se non è molto felice, e insieme si
divertono a fare diverse cose, ad esempio insegnare al cane di Nora
ad obbedire e a fare passeggiate. Nonostante questo la protagonista
pensa sempre a Sabina e ai suoi nuovi amici e di certo la situazione
in famiglia non la aiuta, dato che la mamma rivolge tutte le
attenzioni al suo nuovo fidanzato e non si accorge nemmeno che la
figlia sta lentamente cambiando. Anche se Nora sa che Karin non è
una persona cattiva, cerca sempre di non farsi vedere con lei, non
vuole che quelli della banda pensino che la sua migliore amica sia
proprio Karin, l’esclusa, ritenuta da tutti goffa. Proprio per
questo motivo Nora non riesce mai a difendere l’amica da tutte le
offese e gli scherzi che le vengono fatti dai compagni di classe;
inoltre ci sono una serie di fattori e vicende che portano Nora a
fare cose sbagliate pur di riottenere l’amicizia di Sabina, ad
esempio fumare, ma l’effetto stupito che suscita questa azione in
Sabina dura ben poco. Più avanti, Fanny decide di organizzare una
festa a casa sua, approfittando dell’assenza dei genitori. Il suo
malvagio piano è quello di mettere in ridicolo Karin davanti a
tutti, e per fare questo propone di giocare a obbligo o verità. Dopo
una serie di domande arriva il turno di Karin che sceglie obbligo e
Fanny le dice che deve mostrare il seno. Karin era sempre stata presa
in giro per il suo seno molto grande e quindi sarebbe stato un ottimo
mezzo per fare ridere tutti e far stare male la ragazza. All’inizio lei si ribella, ma spinta da tutti viene costretta a
slacciarsi la camicia. Subito Karin scappa dalla festa sotto la
pioggia forte, inseguita da Nora, che vuole consolarla, anche se non
ha avuto il coraggio di difenderla. Il giorno dopo Karin non si
presenta a scuola, non ne ha più il coraggio, entra in classe sua
madre che raccoglie le sue cose e annuncia a tutti che Karin cambierà scuola. Nel frattempo la madre di Nora si è lasciata con il
fidanzato e finalmente ha capito la situazione in cui si trova la
figlia, che, spinta dalla giustizia, si reca a casa di Karin per
parlarle e chiarire.
Questo
libro tratta tematiche relative al bullismo, in questo caso
femminile e non violento, ma psicologico. È molto interessante e
carino il fatto che alla fine di ogni capitolo ci sia il pensiero
della protagonista, le sue riflessioni e i suoi commenti a riguardo
di ciò che stava accadendo.
Alcuni
pensieri:
“Quando
ripenso a quello che è successo dopo, quasi quasi desidererei di non
aver segnato quei due goal. In realtà non ha nessuna importanza chi
vince una partita di calcio. O comunque, ci sono cose più importanti
che essere bravi a fare goal. Come per esempio avere il coraggio di
dire:"Alt!" quando succedono cose che non dovrebbero
succedere . Fregarsene di quello che pensano gli altri. Saper capire
chi sono i veri amici. Scusate se vi sembro quella che tiene una
conferenza sul bullismo nelle scuole, ma ci sono arrivata da sola. Da
venerdì scorso. Dalla festa di Fanny.”
“È così facile dimenticare. Quando sei deluso o ferito desideri e
speri, e appena ottieni ciò che volevi ti dimentichi di tutte le
cose brutte come se fossero un sogno. E sebbene fossi solo fino a un
attimo prima, ti convinci che non lo sarai mai più”.
Il
mio commento:
Questo
racconto è semplice, ma attraverso la sua semplicità riesce a fare
arrivare il messaggio che vuole dare, e quindi il bullismo, le
cattiverie… in modo chiaro. È un libro istruttivo, che vuole
insegnare a come comportarsi, vuole raccontare quali potrebbero
essere le conseguenze del bullismo in questa età a volte un po’
complicata. Sinceramente sono rimasta sorpresa dal finale un po’
incompleto, secondo me. Ero curiosa di sapere cosa avrebbe detto
Karin, il loro dialogo. Forse però era proprio così, non c’erano
parole per ciò che era successo.
Nonostante questo, il libro mi è
piaciuto molto e consiglierei a tutti di leggerlo.
di L. Stefani
grazie luci, penserò sicuramente di leggere il libro!!! anche perché tratta argomenti uguali a quelli che stiamo passando,l'adolescenza,che alcune volte può risultare splendida,ma anche traumatica come nel caso di karin!
RispondiEliminaSi, hai ragione!! Mi ha colpito soprattutto il carattere di Karin.... Leggilo e lo scoprirai! ;)
Eliminasii...da come hai scritto sembra bellooo...vero???
RispondiEliminaSi, molto!! Era quello che aveva consigliato la prof e dato che in biblioteca l' ho trovato l' ho voluto prendere! È stato un ottimo consiglio...
Eliminawow...e poi mi è piaciuto di più il tuo commento perchè è scritto molto bene...
RispondiEliminaGrazie Cate!!!!
Eliminati amo
Elimina?????
Eliminascusate ma qualcuno sa chi e l' anonimo??????
RispondiEliminano
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