giovedì 7 marzo 2013

Lucia Stefani, investigatrice prediletta

di Luca Cima



“Chi è stato?” è stata la prima frase uscita dalla bocca dell’insegnante di ginnastica dopo l’apertura della palestra; effettivamente aveva ragione: qualcuno aveva aperto lo scaffale nel quale si riponevano i palloni da pallavolo che usavamo.




La cosa che si notava più di tutti era che vicino al mobile c’era una ciocca di capelli biondi e lisci, e questo avrebbe portato ad un’esclusione di tutte le persone brune o ricce, ma guardando bene la scena del crimine trovai anche una cinghia per stivali e una spilletta; non feci in tempo a guardare più approfonditamente che udii la squillante e imponente voce della preside, la signora Marani.
Aveva un portamento elegante, una giacca elegante, dei tacchi eleganti ed era... elegante!
“Tutti nel mio ufficio” gridò e fummo costretti  a obbedirle. 

Bam! Chiusa la porta a chiave e tappate le finestre con delle tendine da ufficio, con la sua voce disse: “Ho saputo di un certo furto… ma stiamo scherzando?” 
“Sì” disse Gioele per fare lo spiritoso e la sua voce echeggiò fino all’orecchio della preside la quale non esitò a punzecchiarlo con una riga trovata sulla sua cattedra imponente; sudavo e mi sentivo le mani bagnate (di sudore ovviamente).
“ Sarà meglio che entro un’ora scopriate il colpevole, altrimenti potete considerarvi già espulsi per un mese!!!”




Bene, quindi l’ultima cosa che dovevo fare era stare seduta a girarmi i pollici: “Dai Lucia che ce la fai” mi dicevo, con l’intento di risolvere il caso; 
dunque riflettendo: chi poteva essere?
Massimiliano aveva i capelli biondi della stessa lunghezza della ciocca, a Luca mancava una fibbia dei suoi stivali e la Sofia Cangini aveva molte spille e oggi mi aveva proprio chiesto se ne avevo “per caso” trovata una; chi poteva essere? 
Allora decisi di interrogarli uno ad uno per trovare il colpevole; prima però chiesi in giro di eventuali “avvistamenti” e riuscii a ricavare un “forse” dalla Caterina .
Quindi passai all’interrogatorio; prima Luca: lo trovai nell’aula di musica a fare sgorbi con la chitarra imparati da Marilyn Manson: “Letizia!” urlò quando mi vide, non sopporto quando mi chiama così.
“Vabbè” dissi “Credo che tu mi debba delle spiegazioni…..” 
“Eeh?Per cosa?” 
“Per questo!” Gli mostrai la fibbia dei suoi stivali 
“Oh, grazie… non… non…..ci…. speravo più”
Lo guardai e mi allontanai cercando di sembrare arrabbiata, non ci riuscii…. 
Mi fa sempre ridere Luca, così strano, tutto vestito di nero, così….. basso! 
La mensola era in alto, lui non poteva raggiungerla, tanto è vero che lo scorso sabato per prendere un pallone si è fatto aiutare dalla Lorenza...
Lo esclusi dai sospettati; rimanevano la Sofia e Massimiliano: chi è stato?!
La Sofia e Massimiliano erano nella stessa stanza, nello sgabuzzino. 
“So che uno di voi è il ladro di palloni e credetemi, io lo troverò: parola di Letizia! No no, aspetta, volevo dire parola di Lucia...”
A Massimiliano scoppiò da ridere quando dissi parola di Letizia, la Sofia parve piuttosto turbata; chiusi il ripostiglio e accesi la luce.
Feci sedere i due sospettati e iniziai a guardarli con occhiate indiscrete e severe, non riuscivo a trovare un particolare che completasse il puzzle, pensavo a come scovare il “criminale” e così mi rivolsi a uno dei due dicendo: “Sai Sofia? Sei stata molto intelligente a operare il furto, davvero geniale; ma penso assolutamente che un ingegno come il tuo non meriti di essere sospeso, ma elogiato! Tu pensavi di farla franca, ma ti ho visto ieri quando ridevi con Luca imitando Tricia, spingendolo a camminare male per far ridere, poi quando Luca è goffamente inciampato a gambe all’aria hai tagliato con le forbici, che tuttora sono nella sua tasca, la fibbia degli stivali che Luca porta sempre e l’hai posizionata in palestra per incolpare lui, sei stata ammirevole… geniale, sei davvero intelligente”
Poi rivolgendomi a Massimiliano dissi: “Massi vai, non ho più bisogno di te, tu non avevi la capacità cranica per architettare un piano così bello, un furto geniale e ben fatto, proprio un capolavoro.”
E detto questo arrivò quello che stavo aspettando: “Non è stata lei, ma io, sono io che dovrei essere un genio, ho fatto tutto io, ho rubato di nascosto una fibbia degli stivali di Luca quando eravamo negli spogliatoi e l’ho posizionata lì, quindi sono io il genio, capito!?!”
Udito questo la Sofia andò via senza dire niente. 
“Ah sì?? Bravo Massi”, battei le mani lentamente, “Ora però faccio un salto dalla preside”

La signora fu molto contenta della scoperta del colpevole, mi regalò una targa onoraria della scuola e decise di essere clemente con Massimiliano infliggendogli soltanto 3 giorni di espulsione.
Così, come si usa dire, vissero tutti felici e contenti.




-Wow, Lucy, ma è successo veramente??-
-Si, Auro, certamente, tu e la Caty però stavate... male, sì sì, avevate la febbre-
-Io non ci credo, non potevo avere la febbre, mi hai anche nominata nella storia-
-Ma è successo! Davvero, E’ successo…….. (nei miei sogni)-


di L. Cima




10 commenti:

  1. molto bello. ma cosa ci facevano Massi e la Sofia nel ripostiglio???

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  2. Bello Lucaaa!!! Bell' idea quella di aver messo i nomi della classe!!!!!! È incredibile che in qualche modo hai inserito anche qui questa benedetta LETIZIA!!!!

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  3. Letizia è il tuo passato, presente e futuro. non potrai sfuggirle.

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  4. nel gioco "Gioca nei miei panni" ho vinto con tutti e tre!!!

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  5. Ci sono sempre io in mezzo....io con la sofia nel ripostiglio non ci facevo niente e......fortuna che era un sogno!!!

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    1. Ahahahah Massu, no, io non alludevo a niente, e poi te lo ho chiesto se ti potevo nominare e hai acconsentito; adesso non ti lamentare:)

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